Il Decreto Trasparenza del 2022 prevede che il datore di lavoro indichi nell’informativa al lavoratore i propri obblighi in tema di formazione, anche per quanto riguarda la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.
È importante fornire queste notizie nel momento dell’instaurazione del contratto in quanto il dipendente ha il diritto di ricevere le informazioni sulla sua formazione, così da poter svolgere adeguatamente il proprio lavoro in sicurezza e rispettando le normative vigenti.
Come sapere che tipo di formazione deve seguire un lavoratore?
Tutti i lavoratori devono ricevere una formazione generica di 4 ore a cui si aggiunge una formazione specifica legata al codice ATECO dell’azienda, che ne identifica la soglia di rischio. Per società a basso rischio, per esempio il settore del commercio all’ingrosso e la dettaglio, gli alberghi e la ristorazione o le attività finanziarie ed assicurative, l’obbligo è di garantire ai propri dipendenti 4 ore di formazione specifica.
Per le aziende con rischio medio il numero di ore sale a 8 e sono incluse attività come l’agricoltura, i trasporti, l’istruzione, la pubblica amministrazione o la sanità. Il numero di ore più alto spetta a chi, invece, lavora in un ambiente ad alto rischio, come nel caso del settore minerario, attività manifatturiere, fornitura di energia, edilizia e assistenza sociale. In questo caso si sale a 12 ore di formazione specifica.
Se tuttavia il lavoratore ha già seguito in passato i corsi di formazione generale non è tenuto a seguirli nuovamente, controllando sempre la data di scadenza al rilascio dell’attestato. D’altra parte, per l’istruzione più specifica, si può ottenere una riduzione o procedere con una integrazione dei contenuti, se il ruolo svolto e l’attrezzatura utilizzata non divergono in modo importante da quelle precedenti.
È chiaro che se una persona lavora in un’azienda edile, ma svolge esclusivamente funzioni amministrative e non va in cantiere, non sarà tenuta a svolgere la formazione specifica dei colleghi operai. Lo stesso principio vale per un’azienda di servizi che assume un addetto dedito ad attività ad alto rischio. In questo caso l’azienda dovrà premurarsi di formare correttamente questa figura per il numero di ore previsto dalla legge e mantenendo il suo ruolo aggiornato per l’utilizzo delle nuove attrezzature, a prescindere dal proprio codice ATECO.